La nostra sezione opera sul territorio dei monti dell’ORSOMARSO, ultima propaggine dell’Appennino lucano che termina a sud con il monte La Caccia(m.1744) e si estende fino al Comune di Guardia Piemontese(La Guardia, per gli Occitani) compreso. Un territorio di grande interesse naturalistico e valenza paesaggistica, con una sequenza di borghi arroccati come naturale propaggine del paesaggio montuoso che ne risulta abbellito. I monti più caratterizzanti sono il Palanuda(m1632) il Cozzo del Pellegrino(m.1987), La Mula(m.1935), La Montea(m.1895), montagne aspre che mettono a dura prova le gambe degli escursionisti, ma che offrono la vista di panorami stupendi e suggestioni fiabesche.
I sentieri escursionistici nel tirreno cosentino: Monti dell’Orsomarso, Catena Costiera https://hiking.waymarkedtrails.org/#?map=10.0/39.7405/15.8939
La nostra sezione opera sul territorio dei monti dell’ORSOMARSO, ultima propaggine dell’Appennino lucano che termina a sud con il monte La Caccia(m.1744) e si estende fino al Comune di Guardia Piemontese(La Guardia, per gli Occitani) compreso. Un territorio di grande interesse naturalistico e valenza paesaggistica, con una sequenza di borghi arroccati come naturale propaggine del paesaggio montuoso che ne risulta abbellito. La caratteristica dei luoghi, ricchi di storia antichissima testimoniata dai numerosi siti archeologici e attraenti per il loro paesaggio, ci permettono di fare cammini che hanno sempre interesse culturale e naturalistico e che possono ben definirsi di turismo esperenziale. Le riserve naturali Valle del fiume Lao e riserva naturale orientata del fiume Argentino, costituite all’interno del territorio, testimoniano l’importanza naturalistica dei luoghi. Il territorio è caratterizzato da una catena montuosa che, per la sua vicinanza al mare, dalle sue vette si pone come un balcone che offre la vista di panorami stupendi e suggestioni fiabesche. I monti più caratterizzanti sono il Palanuda(m1632) il Cozzo del Pellegrino(m.1987), La Mula(m.1935), La Montea(m.1895), montagne aspre che mettono a dura prova le gambe degli escursionisti. All’interno su alcuni pianori (i piani di Caramolo e di Novacco) sono possibili lo sci di fondo e piacevoli passeggiate con le ciaspole. Più a sud, dal passo dello Scalone, tra i Comuni di Belvedere Marittimo e Sangineto, la faglia di Sangineto che si estende fino allo Jonio, di notevole importanza geologica (al suo interno la suggestiva cascata du’ vugliu e la cavità preistorica detta “Grotta della Monaca” che si sviluppa per circa 500 m.) e l’area di monte Caloria e dei laghi naturali di Fagnano che, per le sue numerose e rare specie di piante, di anfibi e animali che popolano il bosco, sembra un laboratorio naturalistico. Tra le piante più interessanti si segnalano la felce regale(Osmunda regalis), castagni secolari, il bosco centenario di abetina pura(abies alba); tra gli anfibi il tritone <<Triturus alpestris inexpectatus>> (per la scoperta inaspettata), é un animale esclusivo della fauna calabrese visto che, fino ad allora, era ritenuto tipico del centro Europa. in questo ecosistema sono presenti anche altri due tritoni: il Triturus carnifex e il Triturus italicus. Tra gli animali il castoro nero di Calabria.
L’area è attraversata dal suggestivo tratto del sentiero Italia SI 805
Per saperne di più:
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LA RISERVA ORIENTATA DELLA VALLE DEL FIUME ARGENTINO.
si estende per 3998 ettari con altitudine massima di m. 1462 del monte Palanuda: ambiente naturalistico fiabesco, ricchissimo di biodiversità floristica e faunistica zona SIC/ZPS secondo la direttiva HABITAT. Anche questo ambiente è caratterizzato da gole scavate dal fiume Argentino, arricchito da un reticolo di piccoli corsi d’acqua che contribuiscono a creare un microclima che favorisce l’insorgenza della numerosa biodiversità presente che, tra l’altro, costituisce uno dei fattori determinanti per la capacità di resilienza della foresta.
Per saperne di più http://www.agraria.org/parchi/calabria/valleargentino.htm?q=001
Più a sud, ai limiti del territorio di nostra competenza, il “Parco Naturale Regionale di Monte Caloria“, nei territori di Fagnano Castello, Cetraro e Sangineto, in fase di costituzione, per preservare un altro esempio di spettacolare biodiversità floristica e faunistica in un ambiente di eccezionale valore naturalistico.