CAI MEDIMONT PARKS a Montano Antilia
Sentieri montani mediterranei e frequentazione sostenibile tra bio e geodiversità
Il convegno si è svolto a Montano Antilia, nel territorio del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni, organizzato da CAI TAM in collaborazione con la sottosezione di Montano Antilia del Cai Salerno e la compartecipazione del <<gal casacastra>>.
Una lode sperticata, ma sincera, va agli organizzatori che ci hanno regalato quattro giorni piacevoli e interessanti: accoglienza affettuosa e attenta ad evitare disagi logistici, abitanti del luogo sorridenti e partecipi, produttori locali che hanno presentato e offerto con generosità i loro prodotti, ristoratori che ci hanno fatto gustare una eccellente cucina. Interessanti gli argomenti trattati, che hanno stimolato un vivace dibattito. Un grande grazie ad Andrea Scagano, reggente della sottosezione di Montano Antilia, instancabile, sempre pronto ad esaudire ogni nostra richiesta e a risolvere gli immancabili imprevisti; a Filippo Di Donato, presidente nazionale CAI TAM che, con la sua affabulazione, ci ha parlato della necessità di una rete dei parchi naturali che si affacciano sul mediterraneo e che si caratterizzano per la straordinaria bellezza e ricchezza della diversità biologica del loro ambiente: un patrimonio naturale e culturale di enorme importanza che ha permesso la nascita, lo sviluppo e l’affermarsi della civiltà occidentale; a Oscar Casanova che ci ha fatto conoscere, con belle immagini, alcuni segreti dell’ambiente cilentano, invitandoci ad una camminata attenta ai particolari durante le nostre passeggiate montane.
Valeria Ferioli, segretaria CAI TAM, oltre ad avere contribuito, con il suo efficace dinamismo, alla riuscita dell’evento, ha parlato dell’argomento caratterizzante il senso della tutela dell’ambiente montano <<Sentieri montani mediterranei e frequentazione sostenibile tra bio e geodiversità>> invitandoci a <<prenderci cura>> del nostro territorio per valorizzarlo nei suoi aspetti naturali e culturali: un invito da non far cadere nel vuoto perché è il miglior modo di praticare il turismo sostenibile. È indubbio che il CAI, con la sua propensione alla frequentazione dell’ambiente montano e alla <<camminata lenta>>, ha lo strumento più efficace per realizzarlo, contribuendo non poco a rivitalizzare i piccoli borghi, scrigni depositari delle nostre tradizioni culturali identitarie. Si tratta di una forma concreta di tutela del nostro PATRIMONIO NATURALE nei suoi aspetti materiali(ambiente) e immateriali(cultura e conoscenze tradizionali). Il giovane vice sindaco del Comune di Montano Antilia ha mostrato grande impegno e passione per affrontare i problemi della tutela dell’ambiente montano non limitata al solo territorio comunale.
Due produzioni di immagini ci hanno dimostrato come l’opinione pubblica reagisca in modo schizofrenico di fronte al problema ambientale: Ciro Teodonno, presidente TAM Campania, ha presentato immagini delle discariche create all’interno del Parco nazionale del Vesuvio, nell’indifferenza generale; il prof. Mario Calvy, ornitologo, ha presentato un video girato per ricordare come la popolazione di Piaggine, un borgo dell’entroterra, abbia fatto, nel lontano 1971, una scelta coraggiosa e sorprendente dopo il ritrovamento di un’aquila reale rimasta intrappolata in una trappola per lupi: dopo averne curato le ferite, ha saputo resistere alle sirene di lauti guadagni profferti da varie parti, compresi prestigiosi zoo; riunita in assemblea ha deciso di ridarle la libertà: è stato commovente vedere nel video come i protagonisti e i bambini di allora ne parlano ancora con grande orgoglio.
Spettacolari le due escursioni proposte: la prima sul monte Cervati (la vetta più alta della Campania, m. 1899), dove alcuni giovani soci di Montano Antilia hanno realizzato l’accogliente rifugio <<Cervati>>; la seconda ci ha portato, da Marina di Camerota, attraverso un sentiero a mezza costa, in una spiaggia della baia degli Infreschi dove ci attendeva una barca che ci ha riportato a Marina di Camerota, facendoci scoprire la spettacolare scogliera, la spiaggia bianca, la spiaggia di Pozzallo dove abbiamo fatto un bel bagno, le numerose grotte scavate nella roccia.